Giornata di attesa…
Giornata che si preannuncia a dir poco frenetica, con Bruxelles, lo schizzare di notizie riguardo Gas e Petrolio e giochi geopolitici profondi.
Le notizie
si susseguono, pesanti e indirizzate, tanto che un opion leader, o “option
leader” sul profondo web riflette tra le righe, nel comunque, indirizzare le
opinioni di questi tempi non è così complicato come quando lo si indirizza
durante le elezioni e poi è ancor più facilitato dall’esperienza maturata dalla
appena “passata” pandemia.
Nella evidenza attraverso IA il numero e il senso delle
parole dei leader politici, tra cui appare per il momento oltre nella
statistica ripetitiva, verte anche l’espressione indicata verso le persone o il
territorio. Come dire è dire, Ucraina o Ucraini, o Italia e Italiani, ecc. Tra
le altre evidenze sta prendendo forma anche l’analisi temporale storica di riferimento,
questo è un punto che anche se non sembra importante è estremamente rilevante verso la percezione indotta.
Quello che nel conflitto in corso dovremmo percepire dovrebbe
essere lo sforzo per ridurre al minimo il trauma. Lo stress del momento è già stato vissuto
ancor più intensamente nel dopoguerra nella così detta cortina di ferro, nel tempo ci si fà anche l'abitudine. Certo momento
di conforto mentale immediato, rimesso in quella confusione temporale storica
di riferimento formativo.
È naturale che le persone che si concentrano sul conflitto si
sentano tristi e depresse in un profondo cambiamento nel mondo, permanentemente
alterato dall'interazione del legame empatico. I media d’informazione sono in
specifica anche i domini psicologici che sono interessati, nei sintomi specifici
che possono insorgere. Questa specificità può guidare in modo più accurato
misure e interventi preventivi e consentire lo sviluppo accurato di interventi come
nei cambiamenti nell'equilibrio.
Nel 1948 Paul Lazarsfeld e Robert Merton nel loro articolo
"Comunicazione di massa, gusto di massa e azione sociale organizzata"
individuarono per la prima volta la disfunzione narcotica dei media,
interpretandola come una perdita di sensibilità ai problemi sociali sfavorevoli
della società. Una visione databile, che nell’oggi con la comunicazione internet
è completamente cambiata e si evidenzia una capacità e trasparenza che comparta
(consente come cosa possibile o accettabile) anche in un esaurimento
compassionevole o empatico, nella evidenza, opzione conseguenziale di sfruttamento
motivazionale al puro fine di un ritorno economico nascosto nella ignoranza.
Distrarre o concentrarsi meno su tali informazioni per
superare la situazione è strategia, resta l’incognita di valutazione, effetto conseguente
sulla gente nel tempo da valutare, se e nel per favorire alcuni gruppi o formare
una società cosciente e responsabile; non è solo il supporto mentale e la guida
per uscire dalla depressione immediata anche valutare lo stato mentale dei
gruppi colpiti e fornire loro un aiuto e un trattamento consapevole delle
probabili conseguenze.
Valutare se l'intera società dovrebbe creare un'atmosfera inclusiva e di
supporto affinché le persone direttamente interessate accettino e si adattino alla
realtà dei fatti, e qualsiasi attività che preveda una risposta emotiva dovrebbe
essere evitata, non incentivata; evitando ogni esasperamento, considerata la
fragilità che corre tra i rapporti interpersonali diretti sottoposti a
laceranti situazioni, un già visto costantemente nei conflitti.
MM
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