Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

mercoledì 16 dicembre 2020

Che tempi i nostri tempi! Analisi superficiale, quanto lo sono le analisi attualmente divulgate.

 Che tempi i nostri tempi!
Analisi superficiale, quanto lo sono le analisi attualmente divulgate.

Ormai è da un anno in cui siamo immersi, massacrati in questa virulenta infezione, pertanto possiamo azzardarci a far una analisi anche se parziale e temporale. Questa riducendo nei minimi termini questioni definite complesse ma in effetti di facile semplificazione.

In un anno si sarebbero potute fare molte cose che non sono state fatte, ma almeno ci stiamo conoscendo.

Attualmente, emergente è l’agguerrita critica più o meno manipolata, vuota, tra vari sistemi, nel dire tu sei peggio di me e viceversa.

Le analisi locali dei dati riguardanti la diffusione sono superficiali in tutti i paesi e pur avendo tecnologie e mezzi per attuarla non è d’immediata profonda lettura, quale riflessione nel disastro globale. Questo a conferma che la gente è meglio che non sappia. 

Informazioni già poco trasparenti sin dall’origine sulla stessa interpretazione di chi è infetto chi non lo è, di che cosa sono morti i morti, la registrazione stessa dell’origine di ogni singolo contagio conosciuto e la diffusione conseguenziale, ecc. non traspaiono chiare ma opportunamente commentate, anche nella definizione del progress.

Inoltre, globalmente non traspare una traccia univoca, se non a livello superficiale, del fenomeno. Un fenomeno di superficialità globale, di poca trasparenza, che evidenzia la poca fiducia reciproca che le nazioni hanno tra loro. Modelli diversi, possono anche essere una risorsa, ma tutte le infezioni hanno un unico modello, il contagio. Tanto che potremmo definire la variabilità dell’infezione all’adattamento locale e la conseguenziale, nel trend di suddivisione. Non pensiamo che alcune nazioni all’avanguardia tecnologica non sia all’altezza dello sviluppo conoscitivo.

Quello che appare è che siamo tutti massificati in variabile definite di ecosistemi geo politici, il singolo individuo pare contare più da morto che da vivo sulla traccia del riscuotibile martirio.

Sotto l’aspetto difensivo, se la terra dovesse subire un attacco esterno, come al limite è avvenuto con il virus, globalmente non saprebbe dare una risposta univoca, anzi si frammenterebbe nella ipotetica soluzione del “speriamo che io me la cavo”.

Concludendo, il primo anno si chiude con il vantaggio di opportunismo negazionista travestito da buonismo delle menti conservatrici, in molte nazioni gli investimenti di rilancio vengono già alloccati in questa direzione.

Gli US restano un punto di riferimento nel mondo di traccia, hanno preso molto ma hanno anche dato ed alcuni ne hanno avuto forti benefici. "Anche questa stupida analisi, se non ci fossero stati Google e Social media, al massimo avrebbe potuta essere esposta al Caffè – inteso come luogo pubblico".

Finisce l’era Trump, polemizzare sembra superfluo, cose giuste e cose sbagliate secondo le varie prospettive si sono ripetute, ma tra i vari Presidenti, a nostro avviso, bisogna riconoscergli dagli insegnamenti, se s’interpreta la funzione guida che hanno o dovrebbero avere gli uomini leadership.

Tra le più formative, è la capacità nel variare decisioni in tempo quasi reale, è il primo Presidente che assume questa capacità seguendo i tempi in cui viviamo. Sembra cosa da poco ma è estremamente rilevante.

Poi la capacità di rallentare tecnologicamente, è convinzione che la tecnologia americana non venga diffusa, presentata in tempo reale ma si pensa abbia una riserva, leva del tempo segreta di ¾ anni.

La capacità di far emergere all’interno la questione raziale, una questione che riflette uno delle principali incognite del genere umano.

In conclusione del Suo mandato, ha messo sotto accusa il sistema elettorale del Suo paese, una cosa sconvolgente se si pensa che quasi tutte le elezioni, se pur con stili diversi si rifanno a questo imprinting sin ad oggi intoccabile, modellato dai mass-media anch’essi messi in dura discussione.

Sulla politica internazionale non ci esprimiamo sulla eredità che ha ricevuto, ma nei fatti, se pur ha aperto una cruenta discussione con altri paesi ci lascia con un mercato internazionale più aperto. Nell’oggi possiamo anche acquistare liberamente in Cina e altri paesi nella apertura di una ampia discussione.

Non ha risolto molte questioni, ma ha avuto il pregio di farle emergere e finalmente anche il contributo alla discussione ha aperto ad altre voci da sempre oscurate, anche e se pur sempre molto moderate, qualcosa passa in occidente sia quella della Cina che quella della Russia.

Nella somma Trump non ci ha fatto dormire, ha suonato la sveglia delle contraddizioni, della ignoranza, dei creduloni, e ne ha accettato le critiche rispondendo.

L’idea di progresso è legata alla libertà consapevole, anche individuale, pertanto ognuno disegnerà il suo percorso nell’obbligato.

Ciò solleva alcune domande fondamentali: c'è davvero giustizia nel mondo? C'è una linea di fondo per la spudoratezza politica di alcune élite?  

Se alla fine ci poniamo l’interrogativo se  saranno puniti per quello che hanno fatto, la risposta attualmente è conseguenziale nel stipulare una assicurazione a copertura.


Le opinioni e le opinioni espresse nell'articolo non riflettono necessariamente quelle  del “il Caffe sapere aude”: