Che tempi i nostri tempi!
Analisi superficiale, quanto lo sono le analisi attualmente divulgate.
Ormai è da un anno in cui siamo immersi, massacrati in questa virulenta
infezione, pertanto possiamo azzardarci a far una analisi anche se parziale e
temporale. Questa riducendo nei minimi termini questioni definite complesse ma
in effetti di facile semplificazione.
In un anno si sarebbero potute fare molte cose che non sono
state fatte, ma almeno ci stiamo conoscendo.
Attualmente, emergente è l’agguerrita critica più o meno manipolata, vuota, tra vari sistemi, nel dire tu sei peggio di me e viceversa.
Le analisi locali dei dati riguardanti la diffusione sono superficiali in tutti i paesi e pur avendo tecnologie e mezzi per attuarla non è d’immediata profonda lettura, quale riflessione nel disastro globale. Questo a conferma che la gente è meglio che non sappia.
Informazioni già poco trasparenti
sin dall’origine sulla stessa interpretazione di chi è infetto chi non lo è, di
che cosa sono morti i morti, la registrazione stessa dell’origine di ogni
singolo contagio conosciuto e la diffusione conseguenziale, ecc. non traspaiono chiare ma opportunamente commentate,
anche nella definizione del progress.
Inoltre, globalmente non traspare una traccia univoca, se
non a livello superficiale, del fenomeno. Un fenomeno di superficialità
globale, di poca trasparenza, che evidenzia la poca fiducia reciproca che le
nazioni hanno tra loro. Modelli diversi, possono anche essere una risorsa, ma tutte
le infezioni hanno un unico modello, il contagio. Tanto che potremmo definire
la variabilità dell’infezione all’adattamento locale e la conseguenziale, nel trend di suddivisione.
Non pensiamo che alcune nazioni all’avanguardia tecnologica non sia all’altezza
dello sviluppo conoscitivo.
Quello che appare è che siamo tutti massificati in variabile
definite di ecosistemi geo politici, il singolo individuo pare contare più da
morto che da vivo sulla traccia del riscuotibile martirio.
Sotto l’aspetto difensivo, se la terra dovesse subire un
attacco esterno, come al limite è avvenuto con il virus, globalmente non
saprebbe dare una risposta univoca, anzi si frammenterebbe nella ipotetica
soluzione del “speriamo che io me la cavo”.
Concludendo, il primo anno si chiude con il vantaggio di
opportunismo negazionista travestito da buonismo delle menti conservatrici, in
molte nazioni gli investimenti di rilancio vengono già alloccati in questa direzione.
Gli US restano un punto di riferimento nel mondo di traccia,
hanno preso molto ma hanno anche dato ed alcuni ne hanno avuto forti benefici. "Anche
questa stupida analisi, se non ci fossero stati Google e Social media, al massimo avrebbe potuta
essere esposta al Caffè – inteso come luogo pubblico".
Finisce l’era Trump, polemizzare sembra superfluo, cose giuste
e cose sbagliate secondo le varie prospettive si sono ripetute, ma tra i vari Presidenti,
a nostro avviso, bisogna riconoscergli dagli insegnamenti, se s’interpreta la
funzione guida che hanno o dovrebbero avere gli uomini leadership.
Tra le più formative, è la capacità nel variare decisioni in
tempo quasi reale, è il primo Presidente che assume questa capacità seguendo i
tempi in cui viviamo. Sembra cosa da poco ma è estremamente rilevante.
Poi la capacità di rallentare tecnologicamente, è convinzione
che la tecnologia americana non venga diffusa, presentata in tempo reale ma si
pensa abbia una riserva, leva del tempo segreta di ¾ anni.
La capacità di far emergere all’interno la questione
raziale, una questione che riflette uno delle principali incognite del genere
umano.
In conclusione del Suo mandato, ha messo sotto accusa il
sistema elettorale del Suo paese, una cosa sconvolgente se si pensa che quasi
tutte le elezioni, se pur con stili diversi si rifanno a questo imprinting sin
ad oggi intoccabile, modellato dai mass-media anch’essi messi in dura
discussione.
Sulla politica internazionale non ci esprimiamo sulla
eredità che ha ricevuto, ma nei fatti, se pur ha aperto una cruenta discussione
con altri paesi ci lascia con un mercato internazionale più aperto. Nell’oggi
possiamo anche acquistare liberamente in Cina e altri paesi nella apertura di una
ampia discussione.
Non ha risolto molte questioni, ma ha avuto il pregio di
farle emergere e finalmente anche il contributo alla discussione ha aperto ad
altre voci da sempre oscurate, anche e se pur sempre molto moderate, qualcosa passa in occidente sia quella della
Cina che quella della Russia.
Nella somma Trump non ci ha fatto dormire, ha suonato la
sveglia delle contraddizioni, della ignoranza, dei creduloni, e ne ha accettato le critiche rispondendo.
L’idea di progresso è legata alla libertà consapevole, anche
individuale, pertanto ognuno disegnerà il suo percorso nell’obbligato.
Ciò solleva alcune domande fondamentali: c'è davvero
giustizia nel mondo? C'è una linea di fondo per la spudoratezza politica di
alcune élite?
Se alla fine ci poniamo l’interrogativo se saranno puniti per quello che hanno fatto, la
risposta attualmente è conseguenziale nel stipulare una assicurazione a copertura.