Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

giovedì 22 marzo 2012

Art. 18

Siamo arrivati al punto: la signora, dal "collarino d’oro" meglio se fosse stato di  "Columbo-tantalite Coltan",  ha indicato la strada certa e sicura, salvo poi dire che il risultato si vedrà in un lontano futuro con un risultato che “secondo lei”  viene indicato "come probabile", ma la ministra non da assicurazioni  sulla certezza, anche Napolitano è d'accordo ma è ormai è cotto nella specificità con cui  ogni volta conclude i suoi soliloqui con "tutti".
Insomma, è una Ministra improvvisata vestita dalla festa,  tronfia e convinta che di poter bleffare con una preparazione terminologica di giuslavorista  e con l’appoggio di due sindacati che reclamano posizioni e favori  e la forza degli inciuci e raccomandazioni.
Anche se questa descrizione appare superficiale contiene una realtà di fondo.  Non possiamo certo dimenticare che ci troviamo in un vicolo cieco, causa di una classe politica che si rifiuta di comparare i propri stipendi ed è  tutta in odore di truffa in relazione ai propri redditi non trasparenti.  I pochi onesti magistrati e politici vengono emarginati  per lasciare ad una spettacolare e ingiusta soluzione, fondata sull'aumento delle tasse  che di Trickle-down ha poco a che vedere, se non il rafforzamento dei personali  benefici  purtroppo sempre a discapito dei soliti sfigati, bastonati e incolpati di mantenere lontani gli investimenti stranieri stranieri! Schizofrenia pura!
La domanda che tutti ci poniamo è se effettivamente l’art. 18 è la causa del non investimento  di capitali stranieri in Italia.
Chiaro che NO!
Si è dimostrato ampiamente che i  problemi principali sono:
1) Corruzione, non trasparenza entrata nel sistema produttivo di mafia e politica.
2) Mancanza di servizi, ritardo sulla informatizzazione problemi sul trasporti e sul costo dei servizi inclusa l’arretratezza del sistema fiscale del sistema giudiziale e giuridico, dalla complessità delle leggi, dalla non semplicità e certezza delle stesse.
3) la mancanza di studi comparativi sui vari sistemi economici al fine di favorire la concorrenzialità delle imprese in ambito internazionale.
4) La ricerca, che non esiste e una scuola che non prepara.
5) una informazione media parziale e sempre disponibile a schierassi non per questioni di obbiettività ma per interesse.
6) mancanza di un piano strategico nazionale sulla produzione e sul territorio.
7)mancanza di servizi diretti ai dipendenti, quale, casa, ospedali, qualità della vita, quel marketing che tutte le città e nazioni evolute attuano per attrarre forza lavorativa.
Dunque possiamo vedere che la minima incidenza  con cui influisce sul sistema lavoro l’art. 18 e che se ci riflettiamo bene è come un benefit aziendale per i lavoratori che lavorano  in Italia. Benefit che non compensa nemmeno in parte le retribuzioni assi misere, una tassazione altissima,  la mancanza di servizi e di una buona qualità di vita, confronto  altri paesi. Pertanto appare logico  domandarci come mai la Fornero stia facendo una politica di  "Demarketing".
Questi punti sono dimenticati  dai media e coscientemente non ci pongono davanti alla tensione di quale truffa stia perpetuando il Governo?. Corre voce che il Dott. Berlusconi voglia licenziare, ma sono voci di corridoio.
Cari amici il governo pare navigare  ancora a vista in una nebbia che richiede i più sofisticati ingegni tecnologici per  uscirne.
Tra un po il segnale di abbandonare la nave si sentirà, attenzione che non si freghino anche le scialuppe di salvataggio!
 p.s.: l'offerta di lavoro è satira ma è  fattibile, anzi già sperimentata con successo all'estero.