Hong Kong.
telefonino con i cristalli rotti |
Nelle variabili maree della storia la questione Hong Kong
ci riporta alla scogliera del colonialismo, ma se ne si vuol discutere oggi è
come entrare con un elefante in una cristalleria, meglio oggiornare il detto per i tempi attuali, come far "calpestare un telefonino da un elefante".
Hong Kong è la sede
delle Banche e Socetà che contano al mondo, l’sola che non c’è, dove trovi di tutto nel
bene e nel male, nel peggio e nel meglio, una matassa aggrovigliata d’interessi, convergenti da tutti gli angoli di questa terra.
Il maestro della carota e del bastone ha esposto le sue
azioni con la prevedibile reazione che ha fatto incavolare.
Non avendo interessi diretti ad Hong Kong, non entriamo nel
merito anche perché ben sappiamo che ne usciremmo con le ossa rotte.
Quello che abbiamo notato a livello internazionale è che il
duello tra le due super potenze ha prodotto una opportunistica attesa da parte
di altre super potenze e nazioni in attesa di riscuotere da una parte o dall’altra,
nella logica dammi e ti sostengo, un gioco che è già stato aperto da tempo.
Quello che proponiamo è una riflessione d’immagine, pubblicata
dal Global Times, autorevole testata cinese.
Come si vede è che vengono presentate le armi, ma non armi
tradizionali cinesi, viene presentato il “fioretto” con le sue regole di regole di concorrenza
foto GT |
Bisogna riconoscerlo, a prescindere da tutto la Cina ha
classe e stile.
Fonte: rete di notizie di riferimento
Le opinioni e le opinioni espresse nell'articolo non riflettono necessariamente quelle del “il Caffe sapere aude”: