L’Italia ha il record delle case sfitte in Europa, il 24% sul totale degli appartamenti, contro una media europea dell’11,8%. A Milano continuano indagine su affittuari e acquirenti illustri del Pio Albergo Trivulzio e della fondazione Policlinico, tra immobili sfitti e occupati da inquilini storicamente morosi, tante di quelle case danno da tempo reddito zerosi calcola che in dieci anni si sarebberopersi tra i 40 e i 45 milioni di incassi. Invece per la residenza pubblica
Milano è una città che cambiaper diventare più brutta e più ingiusta,dove il Comune e la Regione Lombardia hanno deciso grandi lavori senza progetto, senza politiche per costruire case popolari e per la riqualificazione delle periferie mentre migliaia di famiglie, di giovani, di anziani attendono, senza politiche per i servizi e per il verde, dove i padroni del cemento possono costruire per la speculazione, case di lusso, grattacieli collocati a caso, dove si sventrano luoghi d’arte e di storia, i giardini pubblici diventano il tetto dei parcheggi, e se pagate il ticket per entrare con l’auto potete inquinare liberamente, una città in cui si respira aria che ammala. In questo contesto di affari per pochi, in cui si perde la bellezza della città per l’uomo,nel dominante degrado politico, politico-sindacale, dell’informazione, nell’inadeguatezza culturale dell’accademia universitaria, quali risposte alla domanda di cambiamento che sale dal basso? La politica sociale della casa in Italia? il finanziamento è un decimo di quanto si spende in Europa. Nel campo delle politiche di edilizia residenziale pubblica l’Italia è al terzultimo posto in Europa con un patrimonio ridotto a 900.000 alloggi. Quali conseguenze ha determinato la L. 431, con la liberalizzazione dei contratti di affitto dell’edilizia privata? Il costo degli affitti raggiunge e supera il 50% del reddito. Sfratti in percentuale altissima delle famiglie che non riescono a pagare il canone, sfratti per finita locazione. A Milano, 11000 richieste di sfratti esecutivi, oltre il 50% per morosità. Nel 2007, oltre 16.000 le domande di casa popolare ritenute idonee, oltre 20.000 le domande presentate. Disponibili per la risposta, circa 1000 alloggi di risulta. Circa 600/700 gli alloggi di nuova costruzione programmati entro il
2010.Quartieri degradati, periferie ghetto – dal Nord al Sud, alle isole, nei grandi e meno grandi centri urbani sono il prodotto di politiche generali sociali, della casa, del lavoro, della sanità, della scuola, dell’immigrazione, della cultura. A Milano il Comune dichiara che i quartieri degradati sono 16. Calvairate, Molise, Ponti, San Siro, Mazzini, Giambellino, Lorenteggio, Quarto Oggiaro, Spaventa, Stadera, Baggio, Bovisasca, Gratosoglio, Salomone, Barona, Ponte Lambro, fa 16. Sono questi i quartieri degradati? E Niguarda, Palmanova, Mac Mahon, Feltrinelli? Altri? nel degrado edilizio sono
2010.Quartieri degradati, periferie ghetto – dal Nord al Sud, alle isole, nei grandi e meno grandi centri urbani sono il prodotto di politiche generali sociali, della casa, del lavoro, della sanità, della scuola, dell’immigrazione, della cultura. A Milano il Comune dichiara che i quartieri degradati sono 16. Calvairate, Molise, Ponti, San Siro, Mazzini, Giambellino, Lorenteggio, Quarto Oggiaro, Spaventa, Stadera, Baggio, Bovisasca, Gratosoglio, Salomone, Barona, Ponte Lambro, fa 16. Sono questi i quartieri degradati? E Niguarda, Palmanova, Mac Mahon, Feltrinelli? Altri? nel degrado edilizio sono