Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

venerdì 27 novembre 2020

2021 e il futuro imperfetto.

 2021 e il futuro imperfetto.

1907, con un lapidario annuncio sul quotidiano francese Le Matin indisse la gara automobilistica Pechino-Parigi con lo scopo di dimostrare la validità dell'automobile quale mezzo di spostamento anche per le grandi distanze, capace di fare concorrenza a treno e transatlantico. La corsa partì dall'ambasciata francese a Pechino il 10 giugno 1907.

Le Matin :«Quello che dobbiamo dimostrare oggi è che dal momento che l'uomo ha l'automobile, egli può fare qualunque cosa ed andare dovunque. C'è qualcuno che accetti di andare, nell'estate prossima, da Pechino a Parigi in automobile?».

Non vi furono regole, non vi fu alcun tipo di assistenza ed ogni equipaggio doveva provvedere in autonomia agli aspetti logistici, del tutto assenti lungo il percorso. Anche il percorso stesso non era prefissato, quanto piuttosto obbligato dalla carenza di vie di comunicazione carrozzabili;  non c'erano strade asfaltate e distributori di benzina lungo la pista e la durata e le prestazioni dell'auto erano lontane da oggi. La benzina, i pezzi di ricambio usati nelle automobili dovevano  essere prima trasportati dai mezzi di allora, cavalli, buoi o cammelli,  eppure, questo non impedì agli equipaggi di raggiungere il traguardo.

L'evento non doveva essere una gara o una competizione, ma lo divenne rapidamente grazie alla sua natura pionieristica e alla superiorità tecnica della vettura degli italiani, una Itala 35/45 HP da 7.433 cc (453,6 cu in) Carrozzeria Cesare Sala e pneumatici Pirelli, L'anno successivo uscì la Ford Model T. generalmente considerata come la prima automobile economica, che ha reso i viaggi in auto disponibili per la classe media di massa.


 La prova, vinta dal principe Scipione Borghese a bordo di un Itala e in qualità di autista e meccanico Ettore Guizzardi ,  accompagnati da un giornalista Luigi Barzini del Corriere della Sera e il Daily Telegraph e che  pubblicò il "Beijing to Paris" ( Pechino a Parigi ), un libro dentro un libro con centinaia di foto che registrano la gara.

Come unico premio, i vincitori ricevettero una bottiglia di champagne Mumm . Da qui è nata la tradizione di celebrare le vittorie nel motorsport con una bottiglia di champagne.

Era il tempo in cui le distanze avevano un’altra valenza e le auto arrivavano prima dei messaggi telegrafici.

Oggi poiché il fenomeno del riscaldamento globale incombe e sempre più grave anno dopo anno, al fine di incoraggiare meno l'uso delle auto e andare in bicicletta, la Nuova Zeland ha lanciato l'avventura senza auto da Pechino a Parigi chiamata Carfree B2P, sostituendo l’auto con la bicicletta (se necessario, ancora a metà corsa con treni e navi). Al momento, ci sono più di dieci gruppi di squadre o individui che partecipano.

Una storia che ha cambiato il mondo allora sta cambiando il mondo oggi. Le distanze.


Le distanze culturali, la conoscenza ha nuove opportunità di massa, aperta la strada internet, l’irraggiungibile distanza per i molti oggi e possibile, biblioteche, informazioni e soprattutto l’arte senza confini, sono divenute accessibili alle masse.  L’informazione stessa è in cambiamento, nuove forme di comunicazione televisiva sostituiscono le vecchie strutture, sui social il Tam Tam delle informazioni scavalca le censura imposta e alcuni poteri si'ingegnano su come bloccare o incapaci o paurosi di affrontare l'attuale si nascondono nel silenzio. 

Questo mentre ci stiamo preparando a viaggiare virtualmente, simbolicamente su quella Ford T che ha dato il via alle masse, oggi potremmo immaginare in visionarie visioni i Chips come il motore  auto. 

Il titolo del Il Mattino "Le Matin"  potrebbe essere: «Quello che dobbiamo dimostrare oggi è che dal momento che l'uomo ha internet, egli può fare qualunque cosa ed andare dovunque. C'è qualcuno che accetti di andare ovunque?.».


Le opinioni e le opinioni espresse nell'articolo non riflettono necessariamente quelle  del “il Caffe sapere aude”: