Lumache nella espressione biomimetica.
Milano si presenta come una tra le prime città
nell’ispirarsi a edifici sostenibili ispirati alla natura, architetti e
designer hanno guardato alla natura per secoli, da Stonehenge allo stadio
Bird's Nest di Pechino. La biomimetica è la pratica che integra soluzioni
naturali sostenibili nel nostro ambiente costruito, è un modello, un sistema e
un'imitazione di elementi della natura per risolvere problemi complessi degli
esseri umani ma le soluzioni nella comunicazione non sembrano comprendere.
La visione internazionale della nostra città appare caduta nell’obblio burocratico trasferito dal passa carte sui siti web Pubblici. Oggi è un misto di stupore per i cittadini che vedono un insieme di siti pubblici che rimandano ad altri siti, in quel che sembra un proseguimento della tecnica delle scatole cinesi incrociate e matriosche tante care anche alle passate direzioni. Questo ha il solo risultato di un rallentamento, che viene evidenziato anche nella struttura gerarchica esposta. Incredibile quando si legge… vista la legge… visto il decreto… vista la circolare…, promuovendo questo o quel politico di turno, con una stampa piena di elogi, quali maestri dell'organizzazione.
Chi lavora non ha il tempo, e chi ha tempo non vorrebbe essere trascinato in questi meandri burocratici.
Come si aprezzerebbe un modo immediato diretto semplice, e solo
dopo rinviare a quelle leggi variosamente interpretate e di cui se ne dovrebbe assumere la
responsabilità, altrimenti sembrano solo muri costruiti per scoraggiarne l’uso.
Dovrebbe essere la struttura pubblica ad interpretare rendere semplice e
immediato cosa è possibile fare e cosa si può fare e cosa si sta facendo,
altrimenti non si è capito o non si vuole capire come funziona il web.
Un commento critico è che anche per Milano si può
notare in un ritardo strutturato, nel rimbalzare delle voci e nella mancata immediatezza,
tanto da comportare un aumento di sfiducia e impopolarità della politica circospetta.
La differenza, tra la percezione e la realtà è maggiore, ed appare sempre più
evidente.
Lo scorrere nel tempo nelle stagioni, vedrà la città
sempre più vicina alla natura affrontare problemi collegati ad essa e che la
natura stessa insegna a curarsene nell’insorgere, e più la velocità di risposta
è immediata meno danni si avranno. Stiamo già affrontando la questione insetti,
l’incognita zanzare ed è sufficientemente bene da giustificare l’evento la sempre
più evidente della Halyomorpha halys -cimice marmorea, puzzolente, che anche se
non colpisce direttamente l’uomo, preferisce le abitazioni e gli edifici umani
ad altri rifugi. Le cimici entrano nelle case attraverso le fessure, sotto i
rivestimenti, tra le fessure del rivestimento, nelle terrazze, dove aspettano nella
stagione fredda al caldo. In una casa nei cassoni delle tapparelle, nei
sottotetti possono riunirsi diverse migliaia di insetti. Confondendo il calore
dei locali per l'inizio della primavera, le cimici inondano i salotti, si
raccolgono intorno alle lampade e sotto il soffitto, causando una serie di
inconvenienti. In primavera, la femmina depone uova, la larva e l'insetto
adulto si nutrono di piante. L'insetto perfora i tessuti esterni delle piante
con la sua proboscide, succhiando la linfa.
Anche questo è parte della strategia di marketing, in questi ultimi anni ne abbiamo visto le tendenze nel contesto globale. Tra tante: quella del rallentamento strutturale dipendente al fine di costruire un ecosistema ma dal risultato estremamente pesante per la società, e quella della qualità che produce ugualmente lavoro anche se tecnicamente diverso e indipendente. Due schemi economico politici che vedranno in quale strategia della speranza saranno i prossimi anni, aspettrando l'intermezzo possiamo ridere insieme ai nostri vicini, un pò di umor fa sempre bene.
Le opinioni e le opinioni espresse nell'articolo non riflettono necessariamente quelle del “il Caffe sapere aude”: