2021 Una storia di minatori?
Qui dal fondo della scarpata, scogliera in quel pendio
rapido che la vita ha disegnato, affrontiamo con resilienza quel che ci resta
del respiro, con l’angoscia che il peggio non abbia fine in questa vita, nella
logica di alcuni strati sociali avidi, demolitori sociali pronti a immolare sull’albo
del loro opportunismo quella poca cosa della nostra sopravvivenza nella
illusorietà della speranza, nel calcolo di probabile reazione della estrema predestinata sofferenza.
Fragili, manipolati all’occasione, proseguiamo incerti tra
false promesse ascoltando l’opportunismo, la voglia di emergere di apparire,
prive di validi contenuti, in retoriche interpretative, spinti da fake news di
potere a grande impatto mediatico, capaci di sopravvivere nell’indicare e
condannare in altri la propria deficienza.
Gli obiettivi della prosperità comune sono stati disattesi, scarificando in logiche di sviluppo indirizzate nell’informazione da entropie economiche. Misura di certezza, piuttosto che una misura di incertezza; formando elementi sociali nella loro incessante colonialità dell'essere in un origine politico-culturale non ben delineata. Questo in quanto la definizione stessa del fenomeno, coincide con eventi suscettibili di osservazione diretta o indiretta già presenti nella storia sin dall’ antico Egitto; sino ad indicare nel percorso della civiltà la comprensione politica nella sua dottrina, di consenso sociale superficiale. Elementi materiali dogmatici di presunte unioni capaci di dividere nella loro “costanza constata”, come la storia ha dimostrato.
In questo periodio di transizione, dove vengono pubblicamente immolati eroi a scopo sociale, nella pestilenza, nell’apparire delle motivazioni più esposte, ricordando il personale sanitario.
Ripercorrere con lo sguardo di oggi,
proiettato nella visione del proseguire nelle varie dissonanze cognitive sociali il passato, può facilitarne la comprensione connettiva
con una lettura aperta in quella
letteratura forte mondiale, integrandola con conoscenze storiche, che più volte
vengono opportunamente nascoste o lavate. Questo al fine di comprendere la colonialità
dell'essere.
Apriamo uno sguardo a un medico sino al correre di Ippocrate, nel rispetto attuale.
AJ
CRONIN nei suoi racconti, (anche se a volte mancanti superficialmente delle
dotazioni “farmaceuticamente” atte alla produzione).
Meglio leggere i
libri e anche confrontarli con alcuni adattamenti televisivi, che propongono una fotografia non sempre coerente, ma potrebbero
farci comprendere meglio e riflettere sulla certezza e nella fragilità del futuro
dove in ciascun evento costituiscono una variabile casuale, Covid 19 e oltre nel riflesso. ..
“E le stelle stanno a guardare”
“La gabbia cadde. Cadde all'improvviso, rapidamente,
nell'oscurità nascosta. E il suono della sua caduta salì da quell'oscurità come
un grande sospiro che salì verso le stelle più lontane.”