Una sonnolenta estate di abusi, dove il povero, non parliamo solo di coloro che sono condannati alla fame con 500 euro al mese, ma anche di quelli che guadagnano circa 2000 euro. Quella fascia di poveri che si credono ricchi guardando i più poveri e consolandosi della loro miseria, quelli che pagano certamente le tasse e sono schiavi di accordi sindacali che lasciano spazio alla continua evasione fiscale, allo sfruttamento, al guadagno certo e al benessere ottenuto non pagando, evadendo e fruttando, nel silenzio dell’opportunismo anche dei sindacati i quali hanno la colpa o l'ingenuità di aver letteralmente venduto i lavoratori ad uno stato corrotto e incapace. L’ingiustizia in questi momenti è palpabile è evidente, caratterizzata da vittime, persone che hanno lavorato duramente e costruito, mentre coloro che hanno sfruttato se la spassano alla grande sicuri che la connivenza Stato Mafia regga e reggerà ancora a lungo.
Mentre la Giustizia langue incapace, e il “nessuno taccia” cantato dal Pavarotti è dimentico che ormai l’unica voce che si ode è quella dell’ingiustizia e dell’arroganza del potere sulla povera e fragile gente.
Se c’è un Dio.. un Dio per tutti faccia qualche cosa, almeno abbia un po’ di pietà, altrimenti la smetta di raccontare balle!