Il segreto della felicità è la libertà. Il segreto della libertà è il coraggio. "- Tucidide. Θουκυδίδης, Thūkydídēs -Atene,ca. a.C. 460 a.C.- dopo il 440 a.C. -

domenica 6 marzo 2011

VIVERE A ROMA CON LO SCONTO!


E i morosi delle case regionali
pagano l'affitto con lo sconto

Saldati i canoni con 60, 40 e 20 per cento in meno. L'assessore al Patrimonio Armeni attiverà subito un nuovo tavolo per ridiscutere il testo

di PAOLO BOCCACCI
 
Hai una casa in affitto a prezzi stracciati dalla Regione? Sì? E sei anche moroso, cioè non paghi da tempo il canone, già a prezzi fuori mercato, che dovresti sborsare ogni mese? Niente paura. A farti risparmiare molto, anche il 60 per cento su quello che devi, ci pensa un accordo sindacale, firmato nero su bianco con un verbale di concertazione il 16 ottobre del 2006 e ratificato definitivamente il 13 marzo del 2007.

Ecco qualche esempio. Ai conduttori della "prima fascia", cioè gli affittuari con un reddito fino a 13 mila euro l'anno, si applicherà lo sconto massimo, proprio il 60%. E il bello è che il "premio", questa volta del 20%, arriva anche per la cosiddetta "terza fascia" cioè con un imponibile annuo dai 23 ai 75 mila euro. Mentre per quelli della seconda, dai 13 ai 23 mila euro, lo sconto è del 40 per cento.

Come è accaduto? Vediamo. Il titolo dell'operazione è lunghissimo. Si chiama "accordo integrativo territoriale e aggiuntivo per l'applicazione dell'art. 2 comma 3 legge 431/98 per la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo degli immobili di proprietà della Regione Lazio". Intorno al tavolo i funzionari della Pisana, guidati dall'assessore al Patrimonio della giunta Marrazzo. Marco Di Stefano, e i sindacati, Sunia, Sicet, Uniat, Unione Inquilini, Ania e Feder Casa.

Uno degli obiettivi è quello, come viene scritto, di "porre termine ai sospesi amministrativi, ai contenziosi e ridurre i costi inerenti le azioni legali intentate dalla Regione Lazio nei confronti dei conduttori morosi, nonché di anticipare i tempi per la messa a reddito dei predetti immobili adibiti ad uso abitativo". E allora spunta "la transazione". Con gli sconti che dicevamo: 60% per la prima fascia, 40 per la seconda e 20 per la terza. "Tale facoltà" si legge "potrà esser esercitata dai conduttori entro e non oltre novanta giorni decorrenti dalla data di ricevimento della lettera della Regione Lazio con la quale viene comunicata la morosità".

Ecco ciò che è avvenuto, Ma il pericolo è anche un altro. Dicono alla Regione: queste norme non sono transitorie, ma, per legge, sempre in vigore. Dunque, se anche nel futuro o nell'immediato ci fossero degli inquilini che non pagano il pur modico affitto, potrebbero scattare automaticamente gli stessi sconti. Una sorta di invito perenne alla morosità. Infatti l'articolo 6 recita: "Il presente accordo avrà validità di anni due e rimarrà vigente comunque fino alla sottoscrizione di uno nuovo". E così l'assessore al Patrimonio Armeni attiverà subito un nuovo tavolo con i sindacati per riscrivere il testo "Quel documento" spiega Piero Ranieri, segretario del Sunia di Roma "era riferito ad una serie di contratti che venivano da una lunga storia di morosità. Che siano norme stabili non siamo d'accordo, perché sarebbero utilizzate come incentivo a non pagare".
fonte: LA REPUBBLICA
(04 marzo 2011)



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